30.6.07


Ritrovare la password degli account memorizzata in Mail

Oggi ho ricevuto un’e-mail da un nostro Cliente che non sapeva come recuperare la password di uno degli account memorizzata in Mail. Ecco il testo della sua e-mail e, in basso, la nostra risposta:

Caro Mauro,

non ricordo più la password di un mio account di posta elettronica e non riesco quindi ad accedere alla mia casella di posta dall'esterno.
Fortunatamente questa password è memorizzata in Mail e con esso, infatti, riesco a leggere e inviare messaggi senza problemi.
Il problema nasce quando sono senza il mo MacBook e devo leggere la posta dall'esterno usando la webmail... Esiste un sistema per capire qual è' la password memorizzata nel mio account di posta estraendola in qualche modo da Mail?


Mac OS X usa un "portachiavi" per tenere traccia delle password utilizzate nelle applicazioni, server, siti web e altro. Quando si accede a un qualsiasi elemento protetto da una password inclusa nel portachiavi, quest'ultimo fornisce la password.
Se la password del proprio account è memorizzata in modo permanente in Mail, si può facilmente recuperare. Ecco come procedere:

1) Apri "Accesso Portachiavi" (si trova nella cartella Applicazioni\Utility),
2) Nella sezione “Categorie” (pannello sinistro della finestra del programma), seleziona “Password” e quindi “Internet”,
3) Individui l'account che t’interessa nel pannello centrale, fai doppio click su di esso e selezioni l’opzione "mostra la password" (verrà richiesta la password di Amministratore): sarà possibile visualizzare la password dell'account in oggetto (verrà visualizzata a fianco al campo "mostra la password").

28.6.07

Ancora sui problemi audio di Mac OS X 10.4.10 (e quattro!)

Alla pari di una buona telenovela sudamericana, la saga dei problemi audio (“popping“) di alcuni utenti Mac con CPU Intel che hanno installato l’upgrade a Mac OS X 10.4.10 e sono dotati di speaker esterni, continua….
Apple non ha ancora fornito una risposta ufficiale in merito a questo problema e quindi in tanti ci stiamo ingegnando nel tentativo di trovare una soluzione efficace e valida.
Nei giorni scorsi abbiamo indicato varie possibili soluzioni. L’unica che ha funzionato in molti casi è stata la sostituzione di due Kernel extension, ovvero:

/System/Library/Extensions/AppleHDA.kext
/System/Library/Extensions/IOAudioFamily.kext


con le equivalenti presenti nella versione combo di Mac OS X 10.4.9.
Il problema è nella frase “in molti casi”. Una piccola percentuale di utenti, infatti, nonostante la sostituzione delle Kext in oggetto continuava a lamentare lo stesso identico problema. Come abbiamo scritto nei post precedenti, il problema NON si verifica se c’è qualche processo che continua ad occupare l’hardware audio. Un modo banale per risolvere il problema consiste, ad esempio, nell’attivare iTunes e riprodurre un brano (anche a volume abbassato).
Girando e rigirando alla ricerca di un tool per risolvere il problema, MacFixit segnala l’utility KeepSoundAwake, un piccolo software che non fa altro che riprodurre un file audio muto ogni 20 secondi creato per impedire lo sleep delle macchine e che ora ritorna utile per risolvere il problema dell’audio popping sotto Mac OS X.
Alcuni utenti segnalano il freeware e' LineIn (applicazione Universal, per Mac PPC e Intel) che abilita il "playthru" e fa "magicamente" scomparire il problema del popping.
Rimaniamo sempre in attesa di una patch o di una risposta ufficiale da parte di Apple che spieghi come risolvere il problema...

27.6.07

Ancora sui problemi audio di Mac OS X 10.4.10 (e tre!)

Continua la saga di alcuni utenti con l’audio dopo aver effettuato l’aggiornamento a Mac OS X 10.4.10. Nel primo post scritto “a caldo” dopo aver sentito alcuni ns Clienti, pareva che il problema fosse inizialmente da imputare all’estensione del kernel di sistema

IOAudioFamily.kext

che si trova in System\Library\Extension\

In un post scritto il giorno successivo, davamo per certo che l’estensione “incriminata” non era IOAudioFamily.kext ma, bensi

AppleHDA.kext

(si trova sempre in System\Library\Extension\)

Ebbene ieri, dopo varie prove con alcuni ns CLienti è stato necessario rimpiazzare ENTRAMBI le kext e mettere le equivalenti che si trovano nel vecchio update combo a Mac OS X 10.4.9. In molti casi, infatti, il rimpiazzo della sola “AppleHDA.kext” NON risolve il problema del “popping audio” (così è stato ribattezzato il problema su alcuni siti americani)...

Ripetiamo ancora e per l’ennesima volta che è meglio non mischiare file di sistema precedenti con file di sistema nuovi: usate questo trucco come ultimo tentativo estremo. Vi ricordo che in rete sono comparsi sistemi più “rozzi” ma meno invasivi per la risoluzione del problema (esempio: attivare iTunes e riprodurre una traccia audio di sottofondo). Qualcuno (ma non ha funzionato con nessuno dei nostri clienti), ha risolto andando in “"Configurazione MIDI Audio" (applicazione che si trova nella cartella Applicazioni\Utility), selezionando "Uscita integrata" alla voce "Proprietà” e cambiando il formato e/o i canali e rimettendo poi tutto com'era prima… E' un trucco simile a quello che avevamo visto qualche tempo addietro n caso di audio mancante nelle animazioni Flash.

25.6.07

Ancora sul problema dell’audio con Mac OS X 10.4.10

Dopo un giorno e mezzo di prove e riprove, finalmente è stato risolto il problema dell’audio sotto Mac OS X (la conferma è anche su MacFixit). Dopo svariati suggerimenti reciproci di colleghi e amici su vari forum e (tanti!) tentativi andati a vuoto finalmente siamo riusciti ad individuare la Kext che crea problemi ad alcuni utenti. Nel nostro post di ieri consigliavamo di sostituire l’estensione del kernel di sistema

System\Library\Extension\IOAudioFamily.kext

con la versione precedente dello stessa presente nell’aggiornamento combo di Mac OS X 10.4.9.

Il file “incriminato”, tuttavia, sembra essere un altro, ovvero

System/Library/Extensions/AppleHDA.kext

Il procedimento corretto per risolvere il problema dell’audio sotto Mac OS X 10.4.10 è quindi al momento simile a quello visto ieri, ovvero:

1) Scaricate l’update-combo alla vecchia versione 10.4.9 per il vs sistema (per CPU PowerPC o Intel, a seconda della macchina in vs possesso) ancora disponibile sul sito Apple.

2) Con un doppio click montate l’immagine .DMG sulla scrivania

3) Scaricate e installate l’applicazione shareware Pacifist (è un’applicazione utilissima: ne abbiamo parlato varie volte).

4) Trascinate il package con l’installer del 10.4.9 sull’icona di Pacifist: verrà visualizzato il contenuto dell’intero pacchetto

5) Individuate il file ApleHDA.kext (si trova in System\Library\Extension)

6) Cliccate il pulsante “Install” di Pacifist, digitate la Vs password di Amministratore per confermare l’installazione

7) Portatevi nel Finder di Mac OS X, andate in /System/Library e trascinate il file Extensions.kextcache nel cestino.

8) Riavviate il computer e riparate i permessi del disco.

Resta sempre valido quanto detto ieri: è sempre meglio non mischiare file di sistema delle nuove versioni di Mac OS X con i file delle vecchie versioni. Usate questo trucchetto come ultima risorsa se non volete aspettare una "pezza" ufficiale da parte di Apple...

23.6.07


Problemi alzando e abbassando il volume con Mac OS X 10.4.10

Qualche utente che ha aggiornato Mac OS X Tiger all’ultima versione 10.4.10 lamenta problemi audio (strani impulsi alle casse audio esterne). In attesa di capire esattamete cos’è che causa questo problema a qualche utente, ecco cosa fare per ripristinare il corretto funzionamento dell’audio:

1) Scaricate l’update-combo alla vecchia versione 10.4.9 per il vs sistema (per CPU PowerPC o Intel, a seconda della macchina in vs possesso) ancora disponibile sul sito Apple.

2) Con un doppio click montate l’immagine .DMG sulla scrivania

3) Scaricate e installate l’applicazione shareware Pacifist (è un’applicazione utilissima: ne abbiamo parlato varie volte).

4) Trascinate il package con l’installer del 10.4.9 sull’icona di Pacifist: verrà visualizzato il contenuto dell’intero pacchetto

5) Individuate il file IOAudioFamily.kext (si trova in System\Library\Extension

6) Cliccate il pulsante “Install” di Pacifist, digitate la Vs password di Amministratore

7)Riavviate il computer, riparate i permessi del disco: ora non dovreste più avere problemi…

Benché generalmente è meglio non mischiare file di sistema delle nuove versioni di Mac OS X con i file delle vecchie versioni, questa è al momento l’unica soluzione che ha funzionato con alcuni nostri Clienti.

Appena ne sapremo di più forniremo altre eventuali soluzioni...

22.6.07


Hardware monitor: leggere i sensori del Mac

Hardware Monitor è un’utile applicazione shareware che legge tutti i sensori hardware del Mac. Attualmente sono supportati più di 100 diversi sensori e oltre 200 sensori di temperatura dei dischi rigidi. L’applicazione può visualizzare un grafico con lo storico delle varie letture e visualizzare i valori misurati in vari modi. L’ultima versione supporta anche i nuovi Mac Book Pro.

17.6.07

Come si produce una scheda madre?

Siete curiosi di sapere com’è prodotta una motherboard per computer? A questo indirizzo trovate uno slide show con alcune interessanti foto catturate presso lo stabilimento della GigaByte Technology, uno dei più grandi produttori taiwanesi di schede madri (detiene circa il 10% di questo incredibilmente frastagliato mercato). La GigaByte Techonology è stata fondata nel 1986 ed è proprietaria di 1.249 brevetti industriali (costruire una scheda madre non significa solo assemblare e saldare componenti). A regime la fabbrica della GigaByte in un mese può produrre: 1.5 milioni di schede madri, 600.000 schede grafiche, 300.000 PC desktop, 20.000 notebook, 30.000 server, 20.000 telefoni cellulari e 100.000 case per PC.

16.6.07

Si può mettere una tastiera nella lavastoviglie?

Le tastiere dei computer sono notoriamente piene di batteri. Svariati studi hanno dimostrato che le tastiere spesso hanno più batteri delle tavolette dei water. I metodi di pulizia comune quali: aria compressa, coton fioc e panni di pulizia umidificati aiutano a rimuovere lo sporco solo in parte. Sul sito americano della NPR (National Public Radio) trovate un articolo con la descrizione dell’esperimento di un utente che ha provato a lavare una tastiera nella lavastoviglie!
Se avete bisogno di pulire i singoli tasti, potete utilizzare il sistema illustrato nella fotoguida che abbiamo preparato qualche tempo addietro per Macity. Se invece volete un mouse e una tastiera lavabile vi ricordo che esistono sul mercato prodotti appositi come, ad esempio quelli prodotti da questa ditta.

3.6.07

Confrontare l’incomparabile: Mac Plus vs PC Athlon 64 a 2,4Ghz

Il sito HubPages ha osato mettere a confronto un vecchio Mac Plus del 1986 dotato di 1Mb di memoria RAM e un PC di recente produzione con a bordo un processore AMD Athlon 64 X2 a 2,4Ghz e dotato di 1Gb di memoria RAM. I vari test confrontano le performance di Word ed Excel . Contro tutte le aspettative, il Mac Plus si difende piuttosto bene e in alcuni casi è persino più veloce del PC con l’Athlon 64…
Questo dovrebbe farci riflettere su quanto siano realmente ottimizzate le applicazioni ed i moderni sistemi operativi, compreso il nuovo Vista (Outlook ci mette 20 secondi ad attivarsi sul mio ultimo PC!) e il nostro beneamato Mac OS X, palesemente più lento in alcune operazioni (soprattutto a livello di Finder) rispetto alle macchine con Mac OS 9 e precedenti…

30.5.07

AppleTalk e Mac OS X 10.4.9: risolvere i problemi di comunicazione

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di alcuni problemi riscontrati da qualche utente nei collegamenti AppleTalk tra Mac OS X 10.4.9 e le vecchie macchine con Mac OS 9.x. La soluzione che vi avevano indicato consisteva nell'estrarre alcuni file del 10.4.8 e sostituirli a quelli installati dal 10.4.9. Apple ha individuato il problema e la soluzione è ora applicabile anche senza copiare i vecchi file del 10.4.8. In sostanza, bisogna:

- Disconnettere tutte le connessioni eventualmente attive
- Disabilitare AppleTalk
- Aprire il Terminale e digitare questa linea (tutta su una sola riga):

sudo defaults write /Library/Preferences/com.apple.AppleFileServer TCPQuantum -int 327680

- Riattivare AppleTalk

Nonostante nel documento di Apple si parli di Mac OS X Server, l'indicazione è valida anche per Mac OS X 10.4.9.

29.5.07

Un MacPro con 32Gb di memoria RAM

Abbiamo molte volte parlato della RAM dei nuovi Mac Pro. Nonostate Apple affermi che questi modelli possano essere espansi fino ad un massimo di 16Gb, qualcuno è riuscito ad espanderli fino al doppio: ben 32 Gb. Tutto sommato niente di strano: le specifiche indicate da Apple al momento del rilascio dei MacPro facevano riferimento alle memorie RAM disponibili al momento. Tente ad ogni modo presente che per arrivare a 32Gb occorre utilizzare moduli particolari (4Gb cadauno) ancora eccessivamente costosi (795$ cadauno, negl USA, al momento in cui scriviamo...).
Nuova versione di ChangeShortName

Abbiamo già parlato di ChangeShortName: si tratta di una minuscola utility (uno script per la shell di pochi Kb scaricabile da qui) che consente di cambiare il nome breve di Mac OS X. Apple, infatti, fornisce delle indicazioni su come farlo da Terminale ma la procedura è piuttosto complessa e delicata; con ChangeShortName, invece, è questione di pochi attimi. Il programmino è stato testato con Mac OS X 10.4.x e 10.3.x (ma NON con Mac OS X Server) ed è piuttosto banale: basta scegliere l’account da modificare, indicare il nuovo nome-breve e cliccare un bottone.
Questa nuova versione è riscritta in Cocoa e anche l'interfaccia è stata semplificata (non c'è più bisogno di lanciare il Terminale per l'esecuzione dello script). ChangeShortName è Universal Binary (supporta, quindi, sia i Mac PowerPC, sia gli Intel) ed è gratuita.

Paint per Mac OS X

Una delle poche cose incluse di serie in Windows che non hanno una controparte in Mac OS X è Paint, un programmino di grafica molto semplice ma utile per modificare o ritagliare al volo una foto. Possiamo anticiparvi che a questa pecca verrà rimediato con Mac OS X 10.5; pare che la nuova versione del sistema operativo di Apple, infatti, includerà alcuni utili strumenti in Anteprima (software di serie per la visualizzazione delle immagini) che consentiranno di effettuare piccoli ritocchi “al volo”. Nel frattempo, se volete qualcosa di simile al Paint di Windows, potete scaricare PaintBrush piccola applicazione Cocoa gratuita simile al Paint di Microsoft (a sua volta ispirata a MacPaint). Il programma apre e salve molti formati, inclusi: BMP, PNG, JPEG e GIF.

22.5.07

Skim - Lettore PDF agile e snello

Volete un lettore di PDF agile e snello che vi faccia dimenticare la lentezza di Acrobat Reader e che permetta anche di annotare i PDF? Provate Skim. Supporta AppleScript, consente di effettuare presentazioni, evidenziare porzioni di testo e tanto altro ancora…

20.5.07


Come impedire la visualizzazione dei collegamenti sponsorizzati da Google

Ricevo da mio fratello Carlo e vi giro questo interessante trucco che permette di eliminare la pubblicità di Google (finché dura dato che – potete scommetterci – la grande “G” prima o poi interverrà....). Il trucco è il seguente:

basta aggiungere output=googleabout alla fine dell'indirizzo di ricerca, ovvero:

http://www.google.it/search?output=googleabout


Una versione migliorata del trucco prevede di usare questo link.

Inoltre, per non visualizzare pubblicità AdSense, occorre modificare il file “hosts” aggiungendo delle informazioni ovvero copiando ed incollando le seguenti righe:


127.0.0.1 pagead.googlesyndication.com
127.0.0.1 pagead2.googlesyndication.com
127.0.0.1 adservices.google.com
127.0.0.1 ssl.google-analytics.com
127.0.0.1 www.google-analytics.com
127.0.0.1 imageads.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads1.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads2.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads3.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads4.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads5.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads6.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads7.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads8.googleadservices.com
127.0.0.1 imageads9.googleadservices.com
127.0.0.1 partner.googleadservices.com
127.0.0.1 www.googleadservices.com
127.0.0.1 apps5.oingo.com
127.0.0.1 www.appliedsemantics.com
127.0.0.1 service.urchin.com


Ciò bloccherà la navigazione da e verso questi indirizzi

Come funziona tutto il blocco? Semplicemente il file in questione indica al computer che l'indirizzo di quei server corrispondono a quello della della macchina locale (127.0.0.1) Il file “hosts” si trova in posizioni differenti a seconda del sistema operativo:

In Linux : /etc/hosts da editare con i privilegi di root

In Mac OS X editare il file: /etc/hosts occorre dare il comando seguente nel terminale

sudo open -e etc/hosts


oppure per editarlo con TextWrangler


sudo edit /etc/hosts


in Windows 95/98/Me editare il file c:\windows\hosts

in Windows NT/2000 editare il file c:\winnt\system32\drivers\etc\hosts

in Windows XP/Vistaeditare il file c:\windows\system32\drivers\etc\hosts

E’ necessario riavviare la macchina dal momento che la lettutra del fiel di host avviene all’avvio.

Come sempre, prima di modificare questi file, è opportuno fare delle copie di riserva (in modo da ripristinare la situazione precedente se qualcosa dovesse andare per il verso errato).

19.5.07


Cambiare il layout di tastiera:
Mac OS X Vs Windows Vista 1 a 1


Sia su Mac OS X, sia su Windows è possibile digitare testi nelle lingue che utilizzano un sistema di scrittura (o "script") differente da quello normalmente utilizzato senza disporre di una tastiera fisicamente progettata per tale lingua.

Il layout di tastiera determina quali caratteri appaiono alla pressione di un tasto. La disposizione dei tasti su una tastiera italiana, ad esempio, è diversa da una statunitense.

Il layout della tastiera di default può essere modificato in modo simile sia su Mac, sia su Windows Vista: su Mac, basta aprire le solite "Preferenze di Sistema", fare clic su Internazionale, scegliere "Menu tastiera" e impostare il layout di tastiera che desideri utilizzare. Volendo è possibile far comparire costantemente sullo schermo una piccola icona grazie al quale modificare "al volo" la tastiera selezionata: basta selezionare nel riquadro delle preferenze l'opzione "Mostra il menu della tastiera nella barra dei menu".

Su Mac, molto intelligentemente l'icona del menu Tastiera è rappresentata da una bandierina grazie al quale e' possibile comprendere subito quale layout impostare.

Su Windows e' possibile fare click con il tasto sinisto del mouse sulla barra della proprietò in basso (sezione "barra della lingua") e scegliere la tastiera desiderata.

Cambiare lingua di sistema: Mac OS X vs Windows Vista: 1 a 0

Uno dei tanti pregi di Mac OS X è la possibilità di modificare la lingua di default del sistema e di tutte le applicazioni: basta portarsi in Preferenze di Sistema scegliere “Internazionale”, fare click su “Lingua” e trascinare in cima all’elenco la lingua che si desidera utilizzare nei menu e nelle finestre di dialogo. Le applicazioni che supportano la prima lingua nell'elenco mostreranno i menu e le finestre di dialogo in quella lingua. Se l'applicazione non supporta quella lingua, tenterà di usare la seconda lingua dell'elenco, e così via.

Queste impostazioni di lingua possono anche modificare la lingua usata in altre parti di un'applicazione o nel testo visualizzato su alcuni siti web
Mac OS X integra il supporto per il cinese e per l'arabo, addirittura il cinese può essere utilizzato direttamente come lingua dell'interfaccia del sistema operativo. Leggere e scrivere documenti in queste lingue non rappresenta quindi un problema, e non occorrono risorse aggiuntive.


Con Windows Vista le cose non sono così semplici: innanzitutto non tutte le versioni supportano più lingue contemporaneamente. Le lingue multiple sono supportate solo dalle versioni più costose del sistema operativo: “Windows Vista Ultimate” e “Windows Vista Enterprise”. Non basta comunque acquistare il solo Windows più costoso ma bisogna scaricare alcuni file denominati “Language Pack” dal sito Microsoft.

Dopo aver scaricato il “language pack” desiderato, si può cambiare lingua al sistema operativo seguendo questa procedura:


- Cliccare su Start
- Scegliere “Pannello di controllo”
- Fare doppio click su “Opzioni internazionali e della lingua”
- Selezionare la linguetta “Tastiera e lingue” e in basso scegliere la lingua desiderata
- Fare click su “Ok”
- Cliccare su “Disconnetti adesso” per rendere effettive le modifiche

Su Mac qualsiasi applicazione può essere multilingua per sua natura (includere - di serie - più lingue e adattarsi “al volo” in base alla lingua in quel momento selezionata nel sistema operativo). Su Windows, invece, bisognerà acquistare le applicazioni specifiche nella lingua desiderata oppure comprare a parte dei “Language Pack” specifici per quelle applicazioni che prevedano una simile funzionalità…

16.5.07

TranslateIt: traduttore in punta di mouse per Mac

Babylon è un dizionario per PC molto interessante che consente, tra le altre cose, di tradurre le singole parole (ad esempio quelle contenute in una pagina web) semplicemente puntando la parola stessa con il mouse e tenendo premuti una combinazione del mouse e uno più tasti sulla tastiera...
Nonostante tante volte i produttori di Babylon abbiano promesso una versione per Mac, questa non è mai arrivata. Per fortuna alcuni sviluppatori indipendenti hanno prodotto un software abbastanza simile denominato "TranslateIt!".
L'applicazione è disponibile in due versioni: una freeware con caratteristiche base e una shareware dotata di caratteristiche avanzate.
Entrambi le versioni sono scaricabili dal sito del produttore. La versione shareware può essere provata per 20 giorni...

5.5.07

L'hard disk del MacBook

Se volete cambiare il disco rigido del vs MacBook attenti alle dimensioni! Gli hard disk da 2,5", infatti, non sono tutti uguali ed esistono in due diversi "formati": il primo tipo con un altezza di 9,5mm (standard usato dalla stragrande maggioranza dei produttori) e un secondo un po' più spesso da 12,5mm (tipicamente i dischi di 200 o più Gb). Quest'ultimi possono essere installati nei PowerBook ma NON nei MacBook. Se volete o dovete cambiare il disco rigido del vs MacBook ricordate quindi di verificare anche lo spessore dell'hard disk...

3.5.07


Il browser non carica contenuto QuickTime …

Su MacFixIt è indicato come risolvere il problema del mancato caricamento di elementi QuickTime nelle pagine web (tipicamente, al posto di quello che dovrebbe comparire, appare il logo di QuickTime con, al centro, un punto interrogativo). Il problema si è presentato a qualche utente che ha aggiornato QuickTime alla nuova versione 7.1.6. Ecco qualche consiglio per risolvere il problema:

1. Cancellare il file delle preferenze
Come sempre in questi casi, la prima cosa da tentare è l’eliminazione del file delle preferenze. Portatevi in ~/Library/Preferences (la tilde rappresenta la vostra cartella home), cancellate il file com.apple.quicktime.plugin.preferences.plist, effettuate un logout e verificate se il problema è risolto o meno.

2. Cancellate i plug-in
Se il problema non si risolve eliminando il file di preferenze di QuickTime, potrebbe trattarsi di qualche plug-in integrato nel vostro browser (Safari, Mozilla, ….). Portatevi nella cartella /Library/Internet Plug-Ins (questa cartella si trova alla radice del disco e NON nella vostra home) e provate a rimuovere (se presenti) i seguenti file:


- VLC Plugin.plugin
- QuickTime plugin.plugin

Riavviate il browser e verificate se il problema persiste.

3. Se neanche dopo l’ultima procedura di sopra il problema viene risolto, la causa deve essere ricercata in altri plug-in. Continuate a eliminare i vari plug-in dalla cartella di sopra finché non individuate “il colpevole”…

26.4.07

Nuovo driver universal HP laser Jet compatibile (sul serio) con Windows Vista

Un nostro cliente con un PC aggiornato a Windows Vista aveva un particolare problema con una stampante HP LaserJet 2200DN; selezionando dal Pannello di controllo l’opzione “Stampanti” e cercando di richiamare le proprietà della stampante appariva una finestra con il messaggio “Esplora risorse ha smesso di funzionare”. A nulla è servito cercare di avviare l’opzione come Amministratore o in altri modi. Fortunatamente da qualche giorno HP ha rilasciato nuovi driver universali (“HP Universal Printing”) sia per le stampanti PCL, sia per le stampanti PostScript finalmente e sul serio compatibili con Windows Vista. Dopo aver disinstallato la stampante e installato i nuovi driver, infatti, le opzioni relative alle proprietà di stampa sono ora richiamabili senza nessun problema…

23.4.07

Problemi dopo l’ultimo update di sicurezza. Cancellare i file di cache corrotti.

Qualche utente ha avuto problemi durante l’installazione dell’ultimo update di sicurezza per Mac OS X rilasciato da Apple. La macchina parte ma rimane con la schermata grigia. In questo caso, la prima cosa che consigliamo ai nostri Clienti è la procedura di emergenza
Se la procedura in questione non risolve il problema, il passo successivo è l’eliminazione di alcuni file di preferenze (partendo in modalità single-user e cancellando i file dal Terminale oppure collegando il Mac ad un altro computer in modalità “Target Mode”). I file da cancellare sono:

~/Library/Preferences/com.apple.loginwindow.plist
~/Library/Preferences/loginwindow.plist

Se anche così facendo la macchina non si avvia, provate a cancellare alcuni file di cache:

- com.apple.kernelcaches (cartella che trovate in /System/Library/Caches)
- Extensions.kextcache (file che trovate in /System/Library)
- Extensions.mkext (file in /System/Library/)
- com.apple.ATS (una cartella che trovate in /Library/Caches/)
- Tutti i file che hanno il nome che comincia con com.apple.LaunchServices (e che si trovano in /Library/Caches)

Ad ogni comando di cancellazione file verrà richiesta la password di amministratore.
E’ sempre necessario riavviare la macchina (“shutdown –r now”) dopo la cancellazione dei file di cache.
Icone alternative per la Adobe Cretive Suite CS3

Come vi abbiamo raccontato qualche giorno addietro, non tutti gradiscono il look semplice e minimalista delle icone dei nuovi programmi Adobe. Com’era prevedibile in tanti si sono messi a lavoro per creare delle icone alternative. Alcune tra le meglio riuscite ci sembrano quelle che si trovano qui (per Mac OS X) e qui (per Windows).

21.4.07

Qualcosa...

"Giornali, radio, tv, cellulari, Internet: gli americani non hanno mai avuto a disposizione così tanti strumenti per informarsi. Eppure sono meno informati di vent'anni fa. Secondo una ricerca del Pew center, solo il 69 per cento degli americani sa come si chiama l'attuale vicepresidente; nel 1989 era il 74 per cento. E pochi sanno dire il nome del governatore del loro stato (66 per cento oggi, contro il 74% nel 1989) o del presidente russo (36 contro 47). Vent'anni fa ben l'81 per cento degli americani sapeva che il paese aveva un deficit commerciale; oggi lo sa il 68 per cento. La ricerca conferma che le persone più istruite sono anche quelle più informate. Però, aggiunge il Pew center, malgrado i livelli di scolarizzazione siano enormemente cresciuti negli ultimi vent'anni, lo stesso non si può dire del livello di conoscenza dei fatti. Forse nelle scuole e nelle università americane c'è qualcosa che non va"
.

(Giovanni De Mauro, Internazionale, 20/26 aprile 2007).

17.4.07



Le icone di Adobe

Stanno cominciando ad arrivare le versioni di prova della nuova Creative Suite e in tanti le hanno già scaricate dal sito Adobe. A molti non piacciono le nuove icone delle applicazioni. C’è chi le ama molto e c’è anche chi proprio non le digerisce…. In effetti, questo nuovo approccio approccio comporta qualche problema e ad una prima occhiata l’unica forma che consente di distinguere le icone è il testo (un font semplice, senza grazie disegnato da Robert Slimbach, "papà" di font quali "Adobe Garamond", "Adobe Jensone" e "Myriad" tanto per citarne qualcuno). Il riquadro esterno è identico per tutte le icone e non ci sono altri elementi caratterizzanti.
Se siete curiosi di sapere la storia delle icone di serie nelle applicazioni Adobe date un’occhiata qui… c’è di mezzo persino una macchina a raggi X!

15.4.07

Il primo livello di Donkey Kong … con i Post-It!

Alcuni studenti dell’UCSC (Jack Baskin School of Engineering, UC Santa Cruz) hanno ricreato il primo livello di Donkey Kong attaccando 6.400 Post-It alla finestra dell’edificio E2. L’impresa è stata portata a termine da dieci persone in circa cinque ore di lavoro e il tutto rimarrà esposto fino al primo maggio. Se può interessarvi, è disponibile anche un video grazie al quale è possibile rendersi conto del sistema utilizzato e di quanta pazienza sia necessaria...
In modo del tutto simile, qualche mese addietro negli uffici della Macintosh Business Unit di Microsoft alcuni dei membri del team per festeggiare i dieci anni di attività ha pensato bene di svegliarsi di buon mattino e far campeggiare sulle finestre dell’edificio le date che rappresentano il decennale e le icone delle principali applicazioni Microsoft per Mac….

2.4.07

GoLive è morto? No, anzi... a breve la nuova versione!

Prima e dopo la presentazione della nuova Creative Suite 3 in tutte le sue varianti, molti utenti avevano espresso perplessità sul futuro di Adobe GoLive. Le cose, però, pare NON sembrano mettersi male per gli amanti di GoLive e una nuova versione del pacchetto è prevista entro il 2007. Ecco il testo del messaggio che è possibile leggere sulla sezione del sito di Adobe dedicata a GoLive:

"The future of Adobe GoLive
In November, 2006, Adobe announced that Adobe Dreamweaver, the industry leader in web design and development, would be integrated into Adobe Creative Suite® 3, and that the next version of Adobe GoLive would be available as a standalone product. We expect to make this new version, Adobe GoLive 9, available in late Spring 2007 in English, French, German, and Japanese. Until then, we will continue to sell and support GoLive CS2".

1.4.07

Il Mac più economico? Una Apple TV!

Come vi abbiamo segnalato in un post precedente, fin dal primo giorno della sua introduzione sono apparsi su Internet vari “hack” per la Apple TV grazie ai quali è possibile fare cose ufficialmente non possibili: guardare DIVX, aggiungere nuovi codec, cambiare l’hard disk, ecc. E’ di questi giorni, poi, la notizia di come qualcuno sia riuscito ad installare il sistema operativo di Apple TV su un semplice Mac Mini; ma la notizia più curiosa è quella di qualcuno che è riuscito a installare Mac OS X su una Apple TV. Con questo sistema si ha in sostanza a disposizione il Mac più economico del mercato. Non è una macchina potentissima (d’altronde non è pensata per essere un computer) essendo dotata di CPU da 1Ghz e poca memoria RAM (256Mb) di serie ma è un buon esperimento per chi volesse una macchina molto economica per navigare su Internet o per word processing…

27.3.07

La storia di Apple

Di tanto in tanto ricevo richieste di pubblicare vecchi articoli che a suo tempo avevo scritto per la defunta e sempre rimpianta “Macintosh Magazine”. Comincio con il riproporvi un articolo sempreverde che scrissi in occasione dell’uscita del N. 100 della rivista: “Tanti anni fa, in un garage….”. Come il titolo lascia intuire, ripercorriamo le tappe fondamentali della storia di Apple, con molti particolari inediti e curiosi sull’azienda fondata da Jobs e Wozniak….

26.3.07

MorphAge 3: Morphing e Warping con Mac SO X


Negli anni ’90 erano un sacco di moda vari programmi di morphing (ne ricordo tanti e di tutti i tipi sia per Mac, sia per PC). Nel corso degli ultimi anni si è un po’ perso l’interesse verso questo tipo di applicazioni ma è comunque di oggi la notizia del rilascio della nuova versione 3.1 di MorphAge, un’applicazioni di morphing e warping per Mac OS X. Questa nuova versione supporta il rendering di immagini ad alta risoluzione (fino a 1600x1600 pixel, memoria permettendo), è già fin d’ora compatibile con Mac OS X 10.5 “Leopard” ed è Universal Binary.

25.3.07

Siti dedicati ad Office (per Mac)

Abbiamo parlato più volte del team Microsoft che si occupa di sviluppare software per Mac (essenzialmente Office e Messanger). Nonostante l'amore-odio tra utenti Microsoft ed Apple sono in molti ad apprezzare i software Made in Redmond (ad onore del vero il quartier generale della MacBU non è a Redmond ma è a Mountain View, in California) e c'è persino chi ha creato siti appositi dedicati all'approfondimento e alla risoluzione di possibili problemi. Ecco qualcuno dei pù interessanti:

The Entourage Help Page
In questo sito è possibile trovare risposta alle più comuni domande degli utilizzatori del popolare e potente client di posta elettronica oltre a varie sezioni e sottosezioni che illustrano cosa fare in caso di problemi, come ricostruire i database dei messaggi, come importare ed esportare archivi da e verso i PC, sincronizzare il software e così via. Molto interessante e completo. Il signor Paul Berkowitz, è invece un utilizzatore particolarmente bravo e che ha messo a disposizione vari script (AppleScript). Il signor Barry Wainwright ha invece dedicato persino un blog al suo programma preferito.

Word:Mac Home - Word
Come il nome lascia intuire si tratta delle pagine di un appassionato del programma di videoscrittura nelle quali è possibile trovare trucchi, consigli e utili indicazioni su come risolvere problemi di varia natura... Le pagine coprono le varie versioni di Word a partire dalla 98 per Mac OS 8.x/9.x fino alla più recente versione "2004" per Mac OS X. L'utente è già al lavoro sulla versione "2008" che dovrebbe vedere la luce entro questa estate...

The PowerPoint FAQ List
Questo sito non è esclusivamente dedicato al Mac, ma ha un'apposita sezione che si occupa delle versioni per Mac di PowerPoint. "Solita" carrellata di domande e risposte ai problemi più comuni e materiale di varia utilità.

Oltre ai siti citati sopra, esistono poi siti "generici" (su Office in generale) e che vi consiglio caldamente di guardare: Jim Gordon's Microsoft Office for Macintosh MVP Site  (trucchi di vario genere), J.E. McGimpsey's MacOffice (ancora trucchi e consigli), Office & Mac Resources (pochi ma interessanti tutorial), il blog del francese Corentin Cras-Meneur  (interessante FAQ su Windows Media Player e qualche utile risorsa su Office).
Prima di concludere è d'obbligo non dimenticare che esistono ovviamente anche i newsgroup ufficiali di Microsoft.

Telnet e Windows Vista


Per default – e probabilmente per motivi di sicurezza - in Windows Vista, Microsoft ha disabilitato il programma che consente di avviare una sessione Telnet. Per ripristinarlo, procedete in questo modo:

1) Fate clic sul pulsante Start e selezionate “Pannello di controllo”
2) Fate doppio click su “Programmi e funzionalità” e selezionate (sulla barra a sinistra) l’opzione “Attiva o disattiva le funzionalità Windows “.
3) Digitate l’eventuale password di amministratore e nella finestra “Funzionalità Windows” attivate la casella di controllo “Client Telnet”, fate click su “Ok” e attendete che l’applicazione porti a termine l’installazione (potrebbe essere necessario qualche minuto).


Alla fine il comando sarà come sempre disponibile dalla shell del DOS (menu Start -> CMD).

Apple-TV già “hackerata”

Dopo solo pochi giorni dall’uscita ufficiale, la Apple TV è sotto l'interesse di molti "hacker". A questo sito viene indicato come installarci il player VLC (e visualizzare, quindi, formati non ufficialmente supportati). Il sito AppleTVHacks.net, come il nome lascia intuire, si occupa solo ed esclusivamente di hacking per il nuovo prodotto; il primo articolo è già molto interessante ed illustra come sostituire il disco rigido di default...

Emulatore X86 basato su Java

Alcuni ricercatori della Oxford University hanno realizzato un emulatore x86 basato su Java grazie al quale sarà possibile testare applicazioni e virus senza la paura di danneggiare le macchine host. Un demo è disponibile on-line: si avvia il DOS ed è possibile persino usare alcuni giochi. Essendo Java puro, l’emulatore dovrebbe girare su qualunque dispositivo, inclusi i cellulari. Il codice non è ancora disponibile all’infuori della comunità della Oxford Univeristy ma gli sviluppatori hanno dichiarato di stare lavorando su una versione con licenza generica.

24.3.07


Nuovo HD Hitachi da 1000Gb e 3,5”

Il sempre interessante AnandTech ha testato un nuovo disco rigido da 3,5” di Hitachi. L’HD è basato su cinque piattelli da 250Gb cadauno grazie ai quali è stato possibile ottenere il più capiente HD da 3,5” attualmente in circolazione. Sfrutta un meccanismo di memorizzazione perpendicolare ed ha una cache di ben 32Mb. Se pensate che questa capacità possa influenzare la velocità vi sbagliate poiché le performance sono molto vicine a quelle di un Raptor 150! Come se non bastasse, il Deskstar 7K1000 (questo il nome del prodotto) è anche estremamente silenzioso. La reale capacità del prodotto (inizializzando effettivamente il disco) è di “soli” 930Gb. Il prezzo di listino negli USA è di 399$.

Penne USB… FireWire

Ormai le posseggono tutti in virtù del loro ottimo rapporto prezzo/prestazioni e della loro oggettiva praticità; stiamo parlando delle cosiddette “pennette USB”. Nel corso degli ultimi anni ne abbiamo visti di tutte le dimensioni, forme e colori. Quelle di ultima generazione sono tutte USB 2.0 ma qualche produttore ha pensato anche agli utenti di noteboook e PC con porte FireWire 400 e 800. Nel corso del Cebit erano visibili modelli da 8Gb e da 16Gb. Si tratta solo di una curiosità dal momento che non hanno alcun vantaggio reale rispetto alle normali chiavette USB 2.0...

Plextor: due è meglio di uno

E' da un po' che i produttori di masterizzatori DVD sembravano essere a corto di idee.... qualche giorno addietro, però, Plextor ha presentato un’idea semplice e geniale: un masterizzatore DVD da 5,25” che unisce due unità ottico (di tipo slim) in un’unica bay da 5,25”.
Il prodotto si rivela ottima per tutti gli utenti che non dispongono di spazio a sufficienza. Le caratteristiche sono di tutto rispetto: supporto in lettura e scrittuea di DVD+/-R a 8x, dual layer DVD+/-R a 4x, DVD+RW a 8x, DVD-RW a 6x, DVD-RAM a 5x, CD-R a 24x, CD-RW a 24x. Ovviamente puòleggere sia DVD, sia CD. Il prezzo non è stato comunicato ma probabilmente sarà un po’ più elevato della norma.

19.3.07


Windows Vista e Mac OS X Tiger: risolvere i problemi di “visibilità” in rete

Windows Vista, per default, sfrutta un protocollo d'autenticazione più sicuro (NTLMv2) che molti dispositivi e client Samba non supportano ancora o supportano in modo parziale.

Se dai PC con Windows Vista non riuscite a raggiungere i client Mac sui quali è abilitato il protocollo SAMBA, andate sul PC con Vista e fate così:

1) Cliccate sul pulsante “Start”, digitate secpol.msc e premete INVIO.

2) Alla richiesta di controllo dell’Account utente, cliccate il pulsante “Continua”: verrà aperta la finestra: “Criteri di protezione locali”.

3) Selezionate sulla colonna a sinistra, l’opzione “Criteri locali” e nell’elenco dei criteri (l’elenco a destra), l’opzione “Protezione di rete: livello di autenticazione di LAN Manager”

4)Fate doppio click sul criterio appena selezionato e modificate il valore attuale (“Invia solo risposta NTLM2”) impostandolo come “Invia risposte LM e NTLM”, fate poi fate click sul pulsante “Ok” e uscite dal programma.

5) Ora dovreste riuscire a connettervi senza problemi…

18.3.07

Problemi di comunicazione tra Mac OS X 10.4.9 e Mac OS 9.x

Pare che dopo l’aggiornamento a Mac OS X 10.4.9 qualche utente con macchine Client sulle quali è presente Mac OS 9.x non riesce più a scrivere sulle cartelle condivise. Il problema pare presentarsi solo in un verso (dalle macchine con Mac OS 9.x versione quelle con il 10.4.9), basta quindi invertire il procedimento di lettura/scrittura dei file per risolvere temporaneamente il problema. Sul forum americano di Apple è comunque apparso un rimedio che sembra risolvere alla radice il problema.

  • Scaricare e installare Pacifist.

  • Scaricare l’update alla versione 10.4.8 di Mac OS X per il vs sistema (Intel o PPC) e montare l’immagine sulla scrivania

  • Trascinare il package di Mac OS X 10.4.8 sull’icona di Pacifist: verrà visualizzato il contenuto completo del pacchetto.

  • Spostatevi in /System/Library/CoreServices/ e selezionate il file "AppleFileServer.app".

  • Cliccate il pulsante “Extract To” presente in Pacifist, estraete il file sulla scrivania o in un altro punto del disco rigido (verrà richiesta la password di amministratore) e uscite da Pacifist.

  • Trascinate il file estratto AppleFileServer.app nella cartella /System/Library/CoreServices/ sulla quale è installato Mac OS X 10.4.9 e rimpiazzate così il file nuovo con quello vecchio (è di nuovo richiesta la password di amministratore).

  • Riavviate il computer, riparate i permessi del disco ed ora le macchine con Mac OS 9.x dovrebbe riuscire a leggere/scrivere le cartelle condivise del vostro disco senza problemi…

    Ricostruire la libreria di iPhoto 6.x

    Se per qualche strano motivo alcune foto che prima venivano visualizzate correttamente ora non compaiono più nella libreria di iPhoto, in molti casi il problema può essere risolto ricostruendo la libreria del programma. Basta tenere premuti i tasti Command e Option e lanciare iPhoto, lasciando i due tasti premuti fino a quando non compare la finestra “Ricostruisco libreria foto”.Alla comparsa della finestra, selezionate le prime due opzioni e fate click sul pulsante “Ricostruisci”. Attenzione! Potrebbe essere necessario molto tempo (dipende molto dal numero di foto che avete memorizzato). Se anche così facendo, non riuscite a ricostruire la libreria di iPhoto, procedete così:

    1. Uscite dal programma se eventualmente è aperto
    2. Spostatevi nella cartella ~/Pictures/ e trascinate sulla scrivania la cartella “iPhoto Library”.
    3. Lanciate iPhoto
    4. Alla richiesta di creazione di una nuova libreria, confermate affermativamente.
      Trascinate le foto contenute nella vecchia “iPhoto Library” presente sulla scrivania nella nuova cartella che è stata creata in ~/Pictures/

    7.3.07


    Hard Disk per iPod… e non solo

    Cominciano a essere disponibili nuovi modelli di hard disk interni dedicati ai computer portatili di ultima generazione, ai dispositivi palmari nonché ai lettori mp3, tra cui naturalmente gli iPod. E' infatti in forte espansione l'utilizzo degli hard disk da 1.8'' sempre più ricercati per l'assistenza e l'aggiornamento di dispositivi che ne richiedono l'utilizzo.

    Ciascuna linea di hard disk da 1.8'' si distingue, infatti, dal tipo di connessione del disco (vedi foto), che vede i pin posizionati sul lato corto, sul lato lungo oppure utilizzando un nuovo sistema di connessione chiamato ZIF (Zero Insertion Force). Di seguito alcune delle gamme dei modelli disponibili e le attuali capacità:

    VERSIONE CON CONNETTORE SUPERIORE:

    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 20 GB - 4200 rpm - 5 mm
    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 30 GB - 4200 rpm - 5 mm
    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 40 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 60 GB - 4200 rpm - 8 mm

    VERSIONE CON CONNETTORE LATERALE:
    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 20 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 40 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard drive 1.8” ATA 100 - 60 GB - 4200 rpm - 8 mm


    VERSIONE CON CONNETTORE ZIF:

    • Hard disk 1.8” ATA 100 - 20 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard disk 1.8” ATA 100 - 30 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard disk 1.8” ATA 100 - 40 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard disk 1.8” ATA 100 - 60 GB - 4200 rpm - 8 mm
    • Hard disk 1.8” ATA 100 - 80 GB - 4200 rpm - 8 mm
    I prezzi non ci sono stati ancora comunicati.

    10.2.07

    Ancora su SheepShaver...

    Una delle cose più lette dai visitatori del nostro blog è l'articoletto che spiega come installare Mac OS Classic sui nuovi Mac con CPU Intel.
    Mi arrivano almeno un paio di e-mail alla settimana con più o meno la stessa richiesta: "Dove si trova il file con "Mac OS ROM ?". Oppure: "Ho trovato la ROM... ma non funziona!". Allora, prima di tutto chiariamo che NON possiamo per varie ragioni (anche e soprattutto legali) fornire ROM di nessun tipo. Il file con la ROM dovete/potete comunque estrarlo da un vecchio Mac o da un CD contenente il Mac OS.

    Le ROM supportate da SheepShaver sotto Mac OS X sono quelle che vanno dal Mac OS 8.5 al Mac OS 9.04.

    Quale ROM utilizzare con il vs sistema?
    SheepShaver supporta le "immagini" delle ROM PowerMac PCI. Le cosiddette "Old World ROM" hanno la dimensione di 4Mb e supportano il Mac OS dalla versione 7.5.2 fino al Mac OS 9.0.4. Come illustrato nelle FAQ di SheepShaver, uno dei metodi per comprendere se una determinata ROM funziona o meno consiste nel digitare il seguente comando dal terminale

    strings ROM_image_file grep "Boot "

    e, successivamente, verificare la presenza di una delle seguenti stringhe:

    • Boot TNT (PowerMac 8600)
    • Boot Alchemy (PowerMac 5400/6400)
    • Boot Zanzibar
    • Boot Gazelle (PowerMac 5500/6500/20th Anniversary Macintosh)
    • Boot Gossamer (PowerMac G3 Beige)

    SheepShaver supporta anche le cosiddette "New World ROM". I seguenti file-ROM sono supportati:

    • MacOS ROM 1.1.2 (file contenuto nel MacOS 8.5)
    • MacOS ROM 1.2.1 (si trova nel file denominmato “iMac Update 1.1”)
    • MacOS ROM 1.4 (contenuta in MacOS 8.6)
    • MacOS ROM 1.6 (contenuta nel file denominato “MacOS ROM Update 1.0”)

    I file di cui sopra, possono essere eventualmente estratti sfruttando l'utility TomeViewer o simili.

    Se avete un PowerMac potete usare l'utility GRABBER per estrarre la ROM e ricopiarla poi nella cartella con SheepShaver sul vostro PC o Mac con CPU Intel.

    1.2.07

    Installare Vista upgrade senza prima installare Windows XP

    Si è molto parlato in questi giorni del fatto che la versione update del nuovo Windows Vista richiederebbe sempre e comunque la presenza di un Windows XP; questo significherebbe che ogni volta che per qualche motivo sarebbe necessario reinstallare Windows Vista bisognerebbe prima installare Windows XP e poi procedere con l’upgrade di Windows Vista.
    Secondo quanto riportato da DailyTech una documentazione interna di Microsoft illustra come aggirare il problema, ovvero come installare direttamente Windows Vista upgade senza necessariamente disporre del disco di Windows XP. La procedura è la seguente:

    1) Avviate il computer dal CD di Windows Vista upgrade e lanciate il Setup

    2) Alla richiesta di inserimento del Product Key NON inserite nulla, cliccate “Avanti” e proseguite con il Setup. In questo modo Windows Vista verrà installato come una versione trial valida per 30 giorni

    3) Quando richiesto, indicate l’edizione di Vista acquistata e proseguite con il Setup

    4) Dopo aver completato il setup, alla comparsa del Desktop, attivate l’installer dall’interno di Vista.

    5) Quando verrà richiesto, inserite ora il vs Product Key

    6) Ad un certo punto vi verrà chiesto se volete effettuare un aggiornamento o una installazione personalizzata; scegliete quest’ultima e effettuate una installazione pulita di Windows Vista (si, questo significa che dovete installare Windows una seconda volta).

    7) Al termine del setup sarete ora in grado di attivare Windows Vista normalmente. Potrete anche cancellare la cartella Window.old (la cartella con il sistema operativo precedente).

    Con questo “trucco” qualsiasi versione upgrade di Vista diventa una versione FULL retail.



    29.1.07


    Qualsiasi gioco mai prodotto per NES… QUALSIASI!

    Su eBay c’è un po’ di tutto e le stranezze non mancano… Luca Sofri cura una rubrica per Internazionale nella quale narra le cose più bizzarre che compra o intercetta settimana dopo settimana…. Mi permetto di suggerire a Luca questo signore che vende “TUTTO ciò che è stato prodotto sulla terra per Nintendo NES” ovvero, la bellezza di 670 giochi originali + vari accessori. Nel momento in cui scriviamo l’asta è già arrivata a 15.100$....

    28.1.07

    Treo Rom Tool: sbrandizzare e personalizzare il Treo 650

    Treo Rom Tool è un prezioso strumento (al momento solo per Windows ) che consente di convertire, scaricare e caricare da e verso il Treo 650 ROM di vario tipo. Prima che cominciate a mandarci e-mail a ripetizione vi CONFERMIAMO che con questo tool è anche possibile sbrandizzare il telefono e farlo diventare “universale”: basta cambiare il nome del proprio operatore, modificando il token nella ROM da (esempio) “TIM” in “ENA” e poi applicare una delle varie ROM "ufficiali" presenti sul sito di Palm. Se avete acquistato un Treo all'estero ora sapete cosa fare per renderlo pienamente funzionante....
    Con questo Tool dovrebbe essere anche possibile risolvere il problema di alcuni Treo che si avviano subito in modalita' Bootloader (schermata verde, blu, rossa e bianca all'avvio).
    La modalita' boot-loader permette di effettuare debugging sul Treo e puo' essere attivata collegando il cavo HotSync e tenendo premuto il pulsante presente su quest'ultimo durante l'accensione del palmare...
    Windows Vista... cominciamo male!

    Oggi e’ arrivata una comunicazione da parte di Acer relativa all’installazione del nuovo sistema operativo Microsoft. Ve la riporto pari pari:

    "Gentile Cliente,

    desideriamo informarVi che al momento della prima installazione del nuovo sistema operativo Microsoft Vista, potrebbe accadere che il caricamento necessiti di un tempo superiore a trenta minuti prima che il sistema operativo diventi pienamente funzionante.

    Durante questo periodo il sistema è in funzione ed è importante non intervenire in alcun modo, premendo tasti o spegnendo il personal computer.

    Potrà inoltre accadere che più di una volta e per pochi minuti il display diventi nero o con una schermata blu; si tratta di un processo normale, ed è importante che anche in questo caso non si agisca in alcun modo sul computer. Questo processo è relativo esclusivamente alla prima istallazione, dal successivo riavvio il sistema si caricherà normalmente".


    Complimenti! Cominciamo proprio bene….

    28.11.06

    Risolvere i problemi del Finder di Mac OS X ricostruendo i LaunchServices

    Abbiamo già parlato dei Launch Services spiegando cosa sono e come si possono risolvere alcuni problemi che potrebbero nascere a causa del loro errato funzionamento.
    La cancellazione e ricostruzione dei file cache relativi ai LaunchServices consente di risolvere crash e altri problemi del Finder quando quest'ultimo, ad esempio, non riesce a lanciare una particolare applicazione (errore -10810), sono visualizzati molti duplicati nel menu contestuale "Apri Con" o, ancora, quando il FInder non associa i documenti alle applicazioni corrette...

    Per cancellare i file di cache dei LaunchService, basta cancellare (da Terminale) i file presenti in /Library/Caches/ che hanno nomi del tipo:

    com.apple.LaunchServices-[...].csstore

    al posto dei puntini dovrebbero esserci alcuni numeri, esempio:

    com.apple.LaunchServices-015501.csstore

    Dopo aver cancellato questi file, bisogna andare in ~/Library/Preferences, cancellare il file:

    com.apple.LaunchServices.plist

    e riavviare la macchina.

    Se non volete attivare comandi da Terminale, potete ricostruire la cache dei Launch Service con programmi quali: Onyx, AppleJack, Cocktail o addirittura un piccolo programma apposito (e gratuito) denominato LSRefresh.

    27.11.06

    Disabilitare lo sleep

    Se per qualche motivo avete bisogno di disabilitare lo sleep, aprite il Terminale e digitate:

    sudo pmset -a hibernatemode 1


    Per ripristinare il normale funzionamento dello sleep, digitate, invece:

    sudo pmset -a hibernatemode 3

    Con questo comando potete risolvere il problema dell'incompatibilità di alcune tastiere e mouse USB di terze parti con la modalita' "Safe Sleep" di Mac OS X.

    26.11.06

    In futuro una Ethernet a 100 Gigabit

    Tutti i Mac prodotti da qualche anno a questa parte montano – di serie – una scheda di rete da un Gigabit. Questo tipo di scheda consente di scambiare dati in rete a velocità molto elevate impensabili solo fino a pochi anni addietro. Per chi ha bisogno di velocità ancora più elevate, sono presenti sul mercato schede Ethernet da 10 Gigabit. Secondo un articolo pubblicato su InfoWorld l’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers Inc) è comunque già al lavoro sulla prossima generazione di queste tecnologie e sta definendo le basi per la versione a 100Gbit della Ethernet. Il nuovo formato dovrebbe essere standardizzato nel giro massimo di un decennio. Con tale velocità in futuro non è difficile ipotizzare che in molti casi non ci sarà bisogno più di utilizzare dischi rigidi per l’archiviazione di dati ed applicazioni...

    21.11.06

    Resuscitare base AirPort Express apparentemente “morte”

    Sul sempre interessante MacBidouille è apparso il link ad un articolo che spiega come resuscitare le basi AirPort Express “morte”. L’autore della segnalazione, nel corso di 16 mesi, ha raccolto i dati di circa 800 basi con questo problema. La raccolta di questi dati consente di affermare con quasi certezza che la causa del problema è da ricondurre ad errate scelte progettuali nella costruzione della scheda di alimentazione della base.

    19.11.06

    Logo Apple... con le scatole dei Mac mini

    David Weiss, responsabile di Mactopia (il team di Microsoft che si occupa di sviluppare il software per Mac del quale abbiamo parlato un po' di tempo addietro) ha riciclato le scatole di 64 Mac Mini (Intel Core Solo) utilizzati per vari test. Cosa fare con le scatole dei Mac mini in questione? Semplice: costruire un bel logo Apple! Il risultato è visibile qui. Se volete imitarlo bastano "solo" 30.000$. Se avete una stanza abbastanza grande potete provare anche con dei G5 o degli XServe!. Microsoft, puo' farlo benissimo: se volete vedere qualcuno dei tanti Mac della s/house di Bill Gates, basta dare uno guardo qui...
    Disco: fate "fumare" il vs masterizzatore

    Disco è un nuovo programma per masterizzare creato da veri utenti Mac. La sua interfaccia è pulita, semplice ed essenziale ma consente di fare tutto quello che ci si aspetta da un normale programma di questo tipo (CD e DVD, audio CD, CD ISO, ibridi, ecc.). E' incedibile come un programma di così piccole dimensioni possa fare tutte queste cose! Vale la pena di provarlo anche solo per vedere l'animazione con l'effetto fumo durante la fase di masterizzazione...

    21.10.06

    Sostituire la inverter-board del Cinema Display

    Una piccola nota solo per segnalare due interessanti link. Il primo è una guida alla sostituzione della scheda inverter di un Apple Cinema Display da 20"; il secondo è la guida alla sostituzione della lampada in un Apple Cinema Display da 22". La lampada del display è un componente da sostiture dopo svariati anni di utilizzo (il display diventa gradualmete meno luminoso).
    Che volesse cimentarsi con questi componenti e non vuole o può acquistare i componenti originali Apple, può rivolgersi a questo sito.

    15.10.06

    VueScan diventa Universal Binary

    Un’altra storica applicazione per Mac diventa “Universal Binary”. Vuescan è un programma che consente di utilizzare centinaia di scanner USB, FireWire e SCSI. Con quest’applicazione molti dispositivi per i quali le rispettive case produttrici non mettono a disposizione driver aggiornati per i sistemi operativi moderni possono essere utilizzati senza problemi sia con Mac OS X sia con Windows XP. Gli scanner supportati sono oltre 500 modelli diversi; più di 200, invece, le macchine fotografiche digitali. Particolari versioni di Vuescan sono disponibili anche per Linux e Mac OS 9.
    Nuova versione di Pacifist

    Pacifist è una “storica” applicazione shareware per Mac che consente di aprire i package di Mac OS X (i pacchetti con l’estensione .pkg), i file .dmg, .tar, .tgz e .tar.gz permettendo di estrarre i file e cartelle individualmente. L’applicazione è utilissima quando, ad esempio, è necessario reinstallare un’applicazione di serie con i dischi di sistema e non si vuole installare tutto il sistema operativo daccapo. Il programma può anche verificare una installazione, individuare file mancanti o rovinati ed esaminare le estensioni del kernel installate in /System/Libray/Extension individuando quelle prodotte da Apple e quelle sviluppate da terze parti. L’applicazione, giunta alla versione 2.1, è ora Universal Binary e può quindi essere usata in modo nativo sia sulle macchine con CPU PowerPC sia su quelle con CPU Intel.

    14.10.06


    Sfondi di scrivania "doppi"

    Chi utilizza una macchina con due monitor ha sempre il "problema" di trovare gli sfondi scrivania giusti per i due desktop. Qualcuno ha pensato a loro ed ha creato un sito con bellissime immagini pronte per l'uso con due display. Da non perdere!

    Una borsa da parecchi megabyte…

    Chi ha detto che i floppy disk non servono più? Ecco un’idea per riciclare i vostri vecchi dischetti… Se invece non sapete cosa fare con la parte metallica dei floppy, ecco come costruirsi in casa un taglierino. Se il vostro problema, invece, sono i vecchi floppy da 5,25" ecco come costruirsi un originale album di ricordi...

    7.10.06

    Cosa fare quando Aggiornamento Software non funziona

    Il sistema di aggiornamento automatico di Mac OS X, in particolari casi, potrebbe non funzionare o impedire il corretto aggiornamento delle applicazioni Apple.
    La casa della mela rende sempre disponibili i propri update in una sezione apposita del proprio sito web. Se non riuscite a scaricare un update tramite l’opzione “Aggiornamento software” potrete sempre scaricare i vari update partendo dalla pagina dei download. Se, invece, volete indagare sull’eventuale malfunzionamento dell’aggiornamento automatico, ecco come comportarsi:

    - Menu “Aggiornamento software” grigio. In genere è possibile aggiornare il proprio Mac selezionando la voce “Aggiornamento software…” dal menu Mela. Se la voce di questo menu appare grigia generalmente il problema è causato da qualche file di cache danneggiato. Cancellando questi file con utilità come Cocktail, Tiger Cache Cleaner o simili è possibile porre rimedio al problema.

    - Impossibile applicare gli update. Se compare un messaggio di errore indicante problemi con i permessi di “tmp/501/TemporaryItems/com.apple.SoftwareUpdate” quando si cercano di effettuare alcuni aggiornamenti, il problema potrebbe essere di varia natura:

    1) Applicazioni spostate rispetto alla posizione originale. Apple da per scontato che alcuni programmi siano inseriti nella cartella “Applicazioni”. Se, per qualche motivo, li avete installati in una cartella diversa, l’utility software update potrebbe non essere in grado di localizzare correttamente la cartella originaria.

    2) Riparazione permessi. Andate nella cartella "Applicazioni" del vostro disco rigido, aprite la cartella "Utility" e attivate il programma "Utility disco". Nella schermata che compare, selezionate (sulla sinistra) la partizione del disco rigido che contiene il sistema operativo e fate click sul pulsante "Ripara permessi disco", attendete pazientemente il completamento della riparazione dei permessi e poi uscite dal programma

    3)Cancellazione della cartella “Receipts”. Nella cartella “/Library/Receipts” si trova una sorta di “ricevuta” per ciascun update scaricato. Questi file consentono sostanzialmente di verificare gli aggiornamenti già scaricati e no. Se qualche applicazione non riesce ad aggiornarsi, provate a cancellare il file-ricevuta corrispondente all’aggiornamento dell’applicazione in questione (esempio: iPhotoUpdate404.pkg per l’aggiornamento di iPhoto, MacOSXUpdate10.4.8.pkg per l’aggiornamento di Mac OS X e così via).

    4)Permessi modificati. Se per qualche motivo sono stati modificati i privilegi di alcune cartelle con nomi del tipo “/tmp/501” o “/tmp/502” dovrete cercare queste cartelle (potrebbero essere invisibili) e poi servirvi di BatchMod trascinando le cartelle su questa applicazione e modificando i permessi impostando la voce “Apply Ownership and Privileges' e poi “Apply”.

    5)Mancanza di tar o pax. Alcuni update richiedono la presenza dei comandi tar e pax per l’estrazione dei archivi. Se avete disinstallato i Developer Tools questi comandi potrebbero essere stati cancellati dal sistema. Il ripristino di questi elementi richiede una buona conoscenza dell sistema o la reinstallazione di alcuni componenti-base di Mac OS X. Inserite il primo disco di sistema e selezionate l’opzione “Archivia e Installa”.

    6)Link logici scollegati. I link logici alla cartella /tmp potrebbero essere danneggiati. Digitate i seguenti comandi dal Terminale:

    sudo mv /tmp /tmp_old
    sudo ln -s /private/tmp /tmp

    Attendente il termine dell’operazione e riprovate ad attivare l’aggiornamento software.

    6.10.06

    Un rettangolo nero dopo l’update a Mac OS X 10.4.8

    Ancora un piccolo inconveniente segnalato da qualche utente che ha aggiornato Mac OS X Tiger alla versione 10.4.8: un rettangolo nero compare intorno al cursore e segue i movimenti del puntatore del mouse. Il problema è facilmente risolvibile:

    1) Dal menu mela selezionare “Preferenze di sistema”
    2) Fare doppio click sull’icona “Accesso Universale”
    3) Ciccare il pulsante “Opzioni” della sezione “Vista”
    4) Deselezionare l’opzione “Mostra rettangolo di anteprima quando rimpicciolisci”.

    5.10.06

    Come riconoscere e creare codici a barre

    Tutti i grafici prima o poi si imbattono nei codici a barre... Nessun problema fin quando si tratta di riprodurre codici EAN o UPC (i più diffusi). I problemi cominciano quando bisogna riprodurre (o creare ex-novo) un codice a barre e non sapete a quale famiglia appartiene. In questi casi risulta utile il programma gratuito "Agamik BarCode Identifier" posto all'interno del pacchetto Agamik Barcoder. La demo è per Macintosh e Windows. Pochi click ed in breve tempo il programma aiuta ad identificare il codice. Altro regalo che fa parte del pacchetto è la font OCRB (quella dei numeri arabi dei codici EAN-UPC). Agamik Barcode può creare un numero impressionante di codici a barre ed è probabilmente il più completo pacchetto del genere: include persino i codici IMH 39 per i prodotti farmaceutici del Ministero della Sanità italiano. L'unico limite che pongono alla demo è che può salvare 1 ed uno solo codice per tipo.

    Aumentare le performance dei nuovi MacPro

    I nostri articoli sulla memoria RAM dei nuovi MacPro (uno, due, tre, quattro) hanno destato l’interesse di molte persone. Torniamo ora a parlare di RAM poiché Apple ha pubblicato un documento nel quale spiega quanto avevamo detto noi fin dall'inizio: per aumentare la performance dei nuovi Mac è bene installare la memoria “a coppie” ovvero inserendo i moduli della stessa marca e della stessa dimensione simmetricamente tra gli slot di espansione.
    Nella tabella qui a fianco sono indicati alcuni esempi di accoppiamenti “ideali”
    Altre combinazioni sono perfettamente compatibili ma potrebbero non permette di ottenere il massimo delle prestazioni.
    Trasformare il drive del MacPro da Sony a Nec

    Il sito francese MacBidouille fa notare che nei MacPro di Apple sono presenti due nuovi tipi di masterizzatori. Il primo è un Pioneer DVR-111D, il secondo è un Sony DW-D150A. Nonostante varie ricerche fatte pare che – ufficialmente – quest'ultimo prodotto non esista nel catalogo di Sony. Lanciando il comando

    drutil info

    dal Terminale, le informazioni che è possibile ottenere sono le seguenti:

    Vendor Product Rev
    SONY DVD RW DW-150A 1.MD

    Interconnect: ATAPI
    SupportLevel: Apple Shipping
    Cache: 2048Kb
    CD-Write: -R, -RW, BUFE, CDText, Test, IndexPts, ISRC
    DVD-Write: -R, -RW, +R, +R DL, +RW, BUFE, Test
    Strategies: CD-TAO, CD-SAO, CD-RAW, DVD-DAO

    Secondo quanto indicato da Apple nella documentazione che accompagna le nuove macchine, i masterizzatori DVD di serie nei nuovi Mac Pro supportano le seguenti velocità di scrittura:

    - DVD +R DL 8x
    - DVD+RW 8x
    - DVD-RW 6x
    - CD-RW 32X
    - CD-R 32X

    Chi volesse apportare i soliti hack per rendere il lettore region-free (in grado, cioé, di riprodurre i film su DVD pensati per qualsiasi nazione) avrà dei problemi poiché, come abbiamo visto, ufficialemente il drive non esiste (molto probabilmente si tratta di un qualche modello personalizzato da Sony per conto di Apple ed etichettato come "DW-150A"). MacBidouille ha messo fianco a fianco alcuni drive di vari produttori (Lite-On, Benq) per cercare di capire quale fosse effettivamente il drive in questione. L’attenzione si è concentrata sul chip Nec 063645AGM presente sulla elettronica del drive. Solo due produttori utilizzano questo chip: Pioneer con il modello 111 e Nec stessa con il modello 4570. Da alcune analisi pare che il drive in questione non sia altro che un Nec 4570 rimarchiato. Il drive di Nec supporta le seguenti velocità di masterizzazione:

    - DVD -/+R 16x
    - DVD-R/ DL 8x
    - DVD+RW 8x
    - DVD-RW 6x
    - DVD-RAM 5x
    - CD-RW 32x
    - CD-R 48x

    Consente quindi di masterizzare i CD-R più velocmente (48x anziché 32x), supporta il formato DVD-RAM così come il DVD-R DL, ha una velocità di lettura maggiore ma, soprattutto, può essere facilmente essere reso « Region Free ». Il drive di Apple, quindi, può diventare un Nec a tutti gli effetti. Basta scaricare l’utility BinFlash e scaricare il bitsetting (compatibile con i sistemi di home entertainment) firmware 1.03 ND4570 region-free da questo indirizzo.
    Dopo aver scaricato il firmware mettete l’utility e il firmware stesso in una cartella sulla scrivania e chiamatela, ad esempio « SONYNEC ». A questo punto, lanciate il Terminale e digitate il comando

    cd

    premete spazio (ci deve essere uno spazio dopo il comando « cd ») e trascinate la cartella sulla scrivania verso il Terminale: il comando verrà automaticamente completato con il percorso completo per raggiungere la cartella. Non premete invio e continuate a digitare il comando:

    necflash -dump vecchiofirm.bin A:

    Questo comando consente di creare una copia di riserva del firmwware attuale del masterizzatore (se avete installato un’altro masterizzatore potrebbe essere necessario digitare B: al posto di A:)
    A questo punto possiamo procedere con l’aggiornamento vero e proprio del firmware. Dal Terminale, digitate:

    necflash -flash 103bt_rpc1.bin A:

    Digitate « y » alla richiesta di conferma. Il drive inizierà a lampeggiare e alla fine del procedimento sarà necessario riavviare il computer.

    Al riavvio, se tutto è andato come si deve, digitando dal Terminale il comando

    drutil info

    dovreste visualizzare le seguenti informazionI :

    Vendor Product Rev
    _NEC DVD RW ND-4570A 1.03

    Interconnect: ATAPI
    SupportLevel: Unsupported
    Cache: 2048Kb
    CD-Write: -R, -RW, BUFE, CDText, Test, IndexPts, ISRC
    DVD-Write: -R, -R DL, -RAM, -RW, +R, +R DL, +RW, BUFE, Test
    Strategies: CD-TAO, CD-SAO, CD-Raw, DVD-DAO

    Se compaiono le informazioni così come sono riportate qui sopra, il vostro drive è stato aggiornato correttamente e potrete usarlo senza problemi con le applicazioni Apple, con Toast e con qualsaisi altra applicazione che supporta il SuperDrive.

    Nota importante. L’aggiornamento del firmware con il metodo sopra descritto invalida la garanzia del vostro drive. Ricordate, inoltre, che si tratta una operazione estremamente pericolosa: nella malaugurata ipotesi che durante la fase di aggiornamento va via la corrente, il vostro Supedrive potrebbe diventare inservibile!.

    4.10.06

    Che ora è?

    Un simpaticissimo folle napoletano ha registrato una serie di filmati (60 minuti x 24 ore = 1440 filmati) e ogni minuto con un filmato diverso (!) vi fa sapere che ora sono. Geniale! Mai più orologio da polso! In futuro – chissà – potremmo vedere versioni “a cucù” per la nonna ;-)
    A Nokia il Bluetooh non basta

    Nonostante le varie evoluzioni che il Bluetooth ha avuto in quest’ultimi anni, Nokia non è soddisfatta di questo sistema per lo scambio dei file: consuma la batteria dei cellulari in modo eccessivo e in poco tempo. Il colosso finlandese ha presentato una nuova tecnologia denominata “Wibree” che mette a disposizione funzionalità simili al Bluetooth ma con un livello di richiesta di consumo energetico 10 volte inferiore. Questa nuova tecnologia è il risultato di cinque anni di sviluppo in collaborazione con altre aziende che si occupano di connettività wireless (Broadcom, CSRC, Epson, Nordic Semiconductor, Taiyo Yuden, Amer Sport, Sunto). Non si tratta, tuttavia, di una tecnologia ancora standardizzata. Quando lo sarà, Nokia ha intenzione di incorporarla in breve tempo in tutti i dispositivi da essa prodotti sfruttando un chip in grado di supportare il doppio standard (Wibree e Bluetooth). Il Bluetooth opera sulle frequenze sopra i 6Ghz, mentre Wibree sulla banda dei 2.4Ghz.

    3.10.06

    Applicazione che non partono più dopo l'aggiornamento a Mac OS X 10.4.8

    Qualche utente che ha installato l'aggiornamento a Mac OS X 10.4.8 ha lamentato (sui Mac con CPU Intel) l'impossibilità di non poter più alcuni programmi che prima girano perfettamente sotto Rosetta (esempio: Word, Photoshop, ecc.). Il problema può essere risolvibile attivando il Terminale e scrivendo:

    sudo update_prebinding -root / -force

    alla richiesta di password indicate la vostra password di amministratore e, subito dopo, attendete il completamento dell'operazione (potrebbe essere necessario aspettare anche parecchi minuti). Alla fine dell'operazione digitate:

    exit

    e riprovate a lanciare l'applicazione che in precedenza si rifiutava di funzionare.

    Il "prebinding" è un particolare procedimento che consente alle applicazioni di attivarsi in modo più veloce. Con l'introduzione di Mac OS X 10.4, varie modifiche al sistema operativo hanno reso sostanzialmente inutile il ricorso a questa "ottimizzazione". Se avete esperienza di installazione di applicazioni sotto Mac OS X 10.2.x e 10.3.x ricorderete che, al termine dell'installazione di molti programmi compariva una scritta "update prebinding" e bisognava aspettare il termine di questa operazione prima che l'installer terminasse effettivamente il suo lavoro, cosa che ora non avviene più con il Mac OS X 10.4 o meglio, avviene sempre, ma la procedura è stata decisamente velocizzata. Con Mac OS X 10.4.x  potrebbe (in qualche raro caso) essere necessario riforzare il prebinding. Con il comando sopra indicato possiamo effettuare esattamente questa operazione. Se siete curiosi di sapere tutti i dettagli del prebinding vi rimando a questo link.

    2.10.06

    Mac OS X 10.4.8 e lo schermo da puffo (blu)

    Qualche utente che ha installato il nuovo update a Mac OS X 10.4.8 lamenta il fatto che lo schermo ha ora una ampia dominante di azzurro. Se anche voi avete questo problema, potete facilmente risolverlo scaricando un profilo da questo indirizzo.

    Dopo il download, copiate il file nella cartella

     \Library\ColorSync\Profiles\Displays

    Aprite poi da Preferenze di Sistema il pannello di controllo del monitor, selezionate "Colore" e indicate il profilo prima scaricato: tutto dovrebbe magicamente tornare a posto. 

    1.10.06

    Il MacBook che si spegne da solo

    Alcuni MacBook (sostanzialmente alcuni modelli appartenenti alla prima serie prodotta) soffrono di un particolare difetto: si spengono improvvisamente senza un motivo apparente a causa di un problema con il dissipatore di calore della CPU. Come verificare se il vostro MacBook è affetto da questo problema?
    Innanzitutto potete verificare la data di produzione del computer usando l’utility coconutIdentityCard che vi abbiamo segnalato qualche tempo addietro. Il MacBook è stato introdotto il 16 maggio del 2006 per cui se il vs notebook appartiene ad uno dei primi lotti di produzione – potrebbe – essere affetto dal problema.
    Potete comunque effettuare un test molto semplice eseguendo questa operazione:

    1) Aprite il Terminale

    2) Digitate il seguente comando

     yes >/dev/null &

    e premete a capo.

    4) Di nuovo, ripetete il comando

     yes >/dev/null &

    e premete a capo.

    Attendente un quarto d’ora: se il vostro MacBook si spegne improvvisamente, contattate il vs rivenditore o l’assistenza Apple.

    Da quanto è dato sapere pare che inizialmente Apple sostituisse le schede madri dei MacBook con questo difetto, successivamente si è scoperto che basta semplicemente cambiare un dissipatore. Il codice interno con cui Apple identifica questo componente è 076-1243 (“Heatsink Kit, with Sponge, 1.0 mm Conn”).

    Nota
    Il comando “Yes” scrivere una serie infinita di y, creando un ciclo e impegnando il processore.